I principali settori di consumo chiedono al governo il rinvio della tassa sulla plastica

Dicembre 5 2022

aeco

Le organizzazioni dei principali settori di consumo (ACES, ACOTEX, ADELMA, AECOC, AFEB, ANGED, APPLIA, ASAJA, ASEDAS, Cooperative Agroalimentari, FECE, FIAB, Interfood Forum, Restoration Brands e Stanpa) rivolgono un appello in extremis al Governo affinché rinvii l'entrata in vigore di una tassa che minaccia il futuro di un gran numero di imprese nel nostro Paese.

Dopo la recente decisione del nuovo governo italiano di continuare a rinviare l'entrata in vigore di questa tassa, la Spagna è rimasta sola in Europa con l'introduzione di una tassa (non obbligatoria per gli Stati membri) che comporterà l'aggiunta di costi aggiuntivi alle proprie aziende in un particolarmente delicato. Un'ulteriore prova di resistenza per alcuni settori che da mesi subiscono un forte aumento dei costi (materie prime, trasporti, energia...) ai quali ora, se la situazione non migliora, dovranno aggiungere un provvedimento che avrà un impatto diretto di 690 milioni di euro.

Il Governo respinge il rinvio, adducendo un calo delle entrate previste dal Bilancio generale dello Stato, pur riconoscendo che, a causa dell'inflazione, ha una riscossione extra che supera i 32.000 milioni di euro.

Le aziende dei settori rappresentati sono fermamente impegnate a ridurre la plastica monouso, ma ritengono che la tassa arrivi "nel peggior momento possibile". Si segnala inoltre che, a distanza di un mese dall'entrata in vigore di tale imposta, permangono forti incertezze sulla corretta applicazione del tributo in quanto sussistono ambiguità nella sua interpretazione che, ad oggi, non sono state risolte dall'autorità competente in la questione. .

Le aziende spagnole sono in anticipo rispetto alla legislazione nel loro impegno per l'ambiente e, nella gestione della plastica, la stragrande maggioranza delle aziende ha già adottato misure come la riprogettazione, la riduzione del peso o il riutilizzo per cercare di ridurre al minimo la presenza di questo materiale nella confezione. Infatti, secondo i dati Eurostat, la Spagna è tra i paesi con i migliori tassi di riciclo degli imballaggi in plastica (51,4%), davanti a nazioni come Germania, Francia o Italia e alla media europea nel suo complesso (37,7%).

Le associazioni di categoria, dal canto loro, hanno rapporti e indicatori che confermano che, negli ultimi anni, le loro aziende hanno ridotto del 21,7% la percentuale di plastica utilizzata, che il 69,1% della plastica che utilizzano è riciclabile o riutilizzabile e che il 35,1% della la plastica nelle confezioni proviene da plastica riciclata (fonte: AECOC Sustainability Report).

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