Vista la situazione di emergenza sanitaria generata dalla pandemia di COVID-19, AIMPLAS, Instituto Tecnológico del Plástico, mette a disposizione delle diverse amministrazioni e autorità sanitarie sia la sua conoscenza sui materiali che la sua capacità di progettazione, prototipazione, produzione e risorse materiali per facilitare la fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI).
Nello specifico, AIMPLAS sta effettuando uno studio di fattibilità per poter produrre maschere con filtri intercambiabili attraverso processi di iniezione. Per questo AIMPLAS ha già realizzato un proprio disegno e sono stati stabiliti contatti con aziende e centri di formazione professionale in grado di realizzare gli stampi, quali Vicedo e San José Schools. Inoltre, lo staff tecnico AIMPLAS sta tagliando e fornendo fogli di PET trasparenti da una bobina donata da Arplast produce per facilitare la produzione di visiere protettive e distribuzione agli ospedali, mentre gli ospedali di Madrid hanno facilitato il contatto con i fornitori per la fornitura di fogli in PET.
D'altra parte, e come membri della piattaforma della Federazione nazionale dei gruppi di imprese innovative e dei cluster, l'azienda Polimeri Elix ha richiesto al centro tecnologico di collaborare alla produzione di filamenti 3D in ABS per la stampa di diversi tipi di materiali come valvole, maschere, ecc.
Per quanto riguarda le proprie risorse materiali, e vista la carenza di materiale protettivo per il personale sanitario, AIMPLAS ha donato a centri sanitari in Paterna un totale di 5000 polsini, 100 camici usa e getta, 16 maschere, 15 tute Tyvek, 15 litri di gel igienizzante e 10 occhiali. Inoltre sono state comunicate e messe a disposizione del Ministero le scorte di guanti.
Attraverso i diversi gruppi che sono stati creati in Telegram per la produzione di dispositivi di protezione attraverso la produzione additiva o la stampa 3D, AIMPLAS svolge attività di consulenza sui materiali. Anche attraverso questa piattaforma, AIMPLAS ha messo a disposizione dei diversi ospedali valenciani la propria capacità di stampa 3D di visiere protettive e ogni giorno vengono inviate nuove unità. Inoltre, il centro partecipa con i suoi consigli in Resistanceteam, una comunità virtuale composta da oltre 1800 persone che stanno sviluppando respiratori, schermi protettivi, maschere e valvole, tutti utilizzando la tecnologia di stampa 3D.