Attualmente è necessario aumentare l'efficienza del settore della plastica nella Comunità Valenciana, sia dal punto di vista ambientale che economico. In questo senso, l'economia circolare è un'opportunità come nuovo paradigma dove i rifiuti sono davvero risorse e l'efficienza è il punto chiave. Ma perché la trasformazione dei rifiuti in risorse sia un dato di fatto e non qualcosa di intangibile, è necessario un supporto alla ricerca. Per questo, AIMPLAS sta portando avanti il progetto Circular Economy, sostenuto dall'IVACE, Istituto Valenziano di Competitività Valenciana, che nel suo primo anno nel 2017 ha già stabilito le esigenze del settore delle materie plastiche nella Comunità Valenciana e ha definito le strategie che le sue aziende dovrebbero seguire. Sono state studiate possibilità per migliorare le proprietà e la qualità della plastica riciclata, nuove applicazioni, valorizzazioni complementari al riciclaggio meccanico e alla biodegradazione della plastica. Inoltre, sono stati sviluppati protocolli di controllo ambientale ei risultati sono stati trasferiti alle aziende del settore e agli utenti finali.
Nel suo secondo anno, Circular Economy 2, recentemente approvato da IVACE e con cofinanziamento da fondi FESR dell'UE, nell'ambito del Programma Operativo FESR della Comunità Valenciana 2014-2020, affronterà principalmente temi legati all'ecodesign e controllo ambientale, recupero rifiuti e materiali sostenibili. Nello specifico, nel settore della trasformazione e del riciclo verranno svolte due principali azioni applicative: quella che consentirà la separazione degli strati di rifiuti plastici multistrato per il riciclo e quella che analizzerà la biodegradazione delle materie plastiche: velocità di biodegradazione, composti intermedi ed ecotossicità.
Due gruppi di ricerca collaborano in Circular Economy 2 che completeranno la ricerca sviluppata presso AIMPLAS: il Gruppo ECOTOX dell'Università di Vigo e il Gruppo di ricerca sulla funzionalità, degradazione e riciclaggio dei materiali polimerici (DREMAP) dell'Università Politecnica di Valencia (UPV). Questa collaborazione evidenzia l'importanza del collegamento tra aziende, istituti tecnologici e università per facilitare il trasferimento dei risultati.