AINIA progetta un contenitore per cosmetici da rifiuti organici

20 settembre 2022

AINIA progetta un contenitore per cosmetici da rifiuti organici

Ricercatori di AINIA hanno sviluppato a contenitore per cosmetici prodotto con una bioplastica ottenuta da rifiuti solidi urbani. La produzione di questa bioplastica è stata ottenuta attraverso due processi biologici: un primo processo di fermentazione senza ossigeno, che permette la trasformazione dei rifiuti organici in sostanze volatili (AGV). Nel secondo processo, queste sostanze sono state trasformate da microrganismi in un biopolimero. L'integrazione di questi due bioprocessi consente la rivalutazione dei rifiuti, riducendo i costi di produzione del biopolimero. 

Con il biopolimero ottenuto sono stati realizzati diversi prototipi di contenitori per prodotti cosmetici che sono stati testati dalle aziende cosmetiche Walla (Germania) e Welleda (Svizzera). Questa bioplastica è uno dei risultati ottenuti nell'ambito del progetto europeo URBIOFIN. Un progetto dimostrativo sulla fattibilità tecnico-economica e ambientale di una bioraffineria per rivalutare i rifiuti organici urbani e convertirli in bioprodotti, per la produzione su scala semiindustriale.

Inoltre, questi risultati sono stati validati attraverso un'analisi ambientale in cui è stata dimostrata la sostenibilità del processo. Il raggiungimento di una gestione completa dei rifiuti urbani per il recupero rappresenta una soluzione al problema dell'inquinamento ambientale, oltre a contribuire alla trasformazione economica verso il modello perseguito dal Piano di Economia Circolare della Commissione Europea. 

Come spiega lui grazia selvaggia, del dipartimento di biotecnologie ambientali dell'AINIA, "il contributo fondamentale delle bioraffinerie è la loro capacità di trasformare le biomasse, attraverso diverse procedure (fisiche, chimiche, termochimiche o biotecnologiche) in diversi bioprodotti ad alto valore aggiunto". 

URBIOFIN è un progetto di innovazione finanziato dalla Bio Based Industries Joint Undertaking (BBI JU), nell'ambito del programma Horizon 2020 dell'Unione Europea, in cui un consorzio di quindici partner europei appartenenti ad aziende, università e centri tecnologici legati alla gestione dei rifiuti, alle biotecnologie, bioprodotti, biomateriali e biocarburanti.

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