I contenitori pieghevoli in cartone non contengono plastica secondo la Direttiva sulle materie plastiche monouso (Direttiva dell'Unione Europea (UE) 2019/904, "SUPD"). Infatti, prodotti monouso a base di carta e cartone realizzati esclusivamente con materiali a base di carta e cartone non rientrano nel campo di applicazione della direttiva a meno che non abbiano uno o più rivestimenti plastici il cui scopo è creare una barriera, ad esempio contro l'umidità o il grasso.
Gli additivi polimerici utilizzati nella carta e nel cartone, così come le pitture (vernici), gli inchiostri e gli adesivi sono esenti dall'essere definiti come materie plastiche, in quanto non costituiscono un componente strutturale principale.
Tuttavia, le affermazioni "plastic free" sono fatte in modo incoerente, ad esempio nell'ambito della direttiva SUP, quindi tutte le associazioni appartenenti a PRO CARTONE, di cui ASPACK sono un membro, supportano l'uso dell'uso definizioni più chiare, per evitare confusioni.
La SUP definisce i prodotti di plastica monouso come prodotti realizzati interamente o in parte in plastica, creati principalmente per essere utilizzati una sola volta. Ai fini della SUP, per "plastica" si intende un materiale composto da un polimero come definito al punto 5 dell'articolo 3 del regolamento (CE) n. 1907/20063, al quale possono essere stati aggiunti additivi o altre sostanze e che può funzionare come principale componente strutturale dei prodotti finali, ad eccezione dei polimeri naturali che non sono stati modificati chimicamente.
A livello di orientamento europeo, non esiste un contenuto minimo di plastica nella definizione UE di ciò che è considerato plastica, sebbene alcuni Stati membri applichino una percentuale soglia.
La mancanza di chiarezza su quale sia la corretta interpretazione dei requisiti per uno strato strutturale, tanto più che differisce da altre normative vigenti, sta portando a un uso crescente di standard alternativi per dimostrare ciò che potrebbe essere considerato plastic free. Ciò sta creando un panorama competitivo distorto sia in termini di come prodotti simili possono essere contrassegnati come contenenti o meno plastica ove appropriato o di come possono essere promossi sul mercato, ma anche in termini di tasse relative alla plastica monouso nei mercati. che possono essere sostenute a seconda della diversa interpretazione delle condizioni plastic-free.
L'articolo 3, paragrafo 43, della proposta di regolamento sugli imballaggi ei rifiuti di imballaggio segue per la plastica una definizione simile a quella utilizzata nella SUP. Tuttavia, il confine tra le categorie di imballaggi a base di fibre "carta e cartone" e "imballaggi compositi in cui la maggioranza è carta/cartone" non è chiaro. Basse quantità di plastica non hanno alcun impatto sul processo di riciclo degli imballaggi a base di fibre e quindi la ragione per definire le categorie non dovrebbe essere solo il contenuto di plastica.