IKEA riunisce il settore degli imballaggi a Valencia

11 aprile 2023

IKEA e l'imballaggio

El Cluster of Innovation in Container and Packaging ha contato nel suo 65º Colazione con la partecipazione della multinazionale svedese IKEA, che ha trasferito al settore la propria strategia di packaging fino al 2025; e con il Confederazione Imprese Ecopackaging Industriale (Confecoi), che ha presentato Implica, un nuovo SCRAP (Sistema Collettivo di Responsabilità Estesa del Produttore)- L'evento si è tenuto presso la sede IKEA di Alfafar (Valencia).

A nome di IKEA, è intervenuta Marian Garrigues, Customer Fulfillment Manager, che ha spiegato che la sostenibilità fa parte dell'azienda, il cui primo traguardo è stato proprio l'introduzione del flat pack, con il quale “non trasportiamo mai per via aerea, riducendo le emissioni di Co2 e riuscendo così a prenderci cura del pianeta”. Un'altra delle pietre miliari che si è distinta è stata l'introduzione del pallet in cartone, realizzato in materiale riciclato e di dimensioni ridotte. "Ci consente anche di essere più commerciali, di esporre tutto in modo più pulito nel nostro magazzino, che è la maggior parte rivolto al pubblico", ha sottolineato.

Il rappresentante IKEA ha fornito alcune cifre sull'importanza del packaging in azienda, poiché ad esempio, solo a Valencia, distribuisce ogni giorno più di 40.000 prodotti confezionati e più di 100.000 professionisti in tutto il mondo sono coinvolti in questo compito. «Il packaging deve essere attento alle persone e al pianeta, e fa parte del design del prodotto dove lo facciamo attraverso un design democratico, tenendo conto di aspetti come funzionalità, forma, resistenza, durabilità e sostenibilità», ha commentato.

Marián Garrigues ha spiegato la strategia di packaging di IKEA fino al 2025, che si basa su quattro movimenti principali. Da un lato mettendo al centro il cliente, una linea in cui si studia come ottimizzare il packaging per poter inviare i prodotti a casa dei clienti “su cui stiamo sperimentando tante cose”. D'altra parte, cercano design abbordabili, per i quali ha spiegato il cambiamento apportato nell'uso di tasselli di cartone a forma di nido d'ape, che ha permesso loro di risparmiare il 35% di materiale e il 20% di costi. Nel campo della sostenibilità, l'obiettivo di IKEA è quello di ridurre la propria impronta di CO2, scegliendo sempre materie prime rinnovabili o riciclate utilizzabili. E infine cerca un packaging che sia portavoce di informazioni, per il quale sta lavorando a un progetto di tracciabilità e immagine di marca molto importante.

Nuovo SCARTO per imballaggi industriali
Il segretario generale di Confecoi, invece, Laura Sanz dalla Siria, ha spiegato che IMPLICA nasce dall'esigenza degli imballatori commerciali e industriali di ottemperare alla Responsabilità Estesa del Produttore di Imballi (RAP), per la quale devono finanziare e organizzare la raccolta dei contenitori, sia individualmente che attraverso un ROTTAMI. In questa linea, ha assicurato di cercare di coinvolgere "l'intera catena del valore aziendale, produttori, confezionatori, detentori e gestori, sia recuperatori che riciclatori", coprendo anche tutti gli imballaggi e i materiali di imballaggio.

La direttiva ha spiegato che le aziende hanno una scadenza per aderire a uno SCRAP fino alla fine del 2023. In questa riga, ha dettagliato che uno degli obblighi legali per le aziende è l'iscrizione nel registro. Le aziende devono fare la dichiarazione annuale dei contenitori immessi sul mercato tramite il Ministero, aggiungendo che nel 2023 tale dichiarazione va fatta fino al 31 luglio con i dati del 2021, e fino al 31 ottobre con quelli del 2022. Tra gli altri vantaggi, Laura Sanz di La Siria ha spiegato che IMPLICA consente agli imballatori (produttori di prodotti) di conformarsi alla legge al minor costo possibile; mentre i produttori di imballaggi hanno l'opportunità di aggiungere valore ai propri clienti, tra gli altri vantaggi.

Infine, più di 130 aziende fanno già parte di questo nuovo SCRAP, che ha già effettuato più di 150 consultazioni con il Ministero, e che ha il supporto di ADELMA, AME, ANARPLA, ASEFAPI, ECOACERO, FEDESLIM, FEIGRAF, FER, QUIMACOVA e l'Associazione spagnola dei fabbricanti di giocattoli (AEFJ), tutti membri della CONFECOI.

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